Itinerario “La Via dei Musei”

Un primo itinerario, da percorrere a piedi, prevede un tempo necessario totale di circa 4 ore. Si consiglia quindi la visita a due strutture il mattino e due il pomeriggio, magari intervallate da un gustoso pranzetto in una delle tante attività commerciali di Fossombrone per scoprire una tipica crescia, un passatello o uno strozzapreti della tradizione locale, abbinati ad un bel bicchiere di Bianchello del Metauro.

Il punto di partenza della passeggiata che ci porterà a scoprire il patrimonio artistico della città di Fossombrone, è la Chiesa di San Filippo che si trova in Corso Garibaldi, nel cuore del centro storico. La chiesa è uno splendido esempio di architettura barocca, ricca di pregevoli dipinti di artisti seicenteschi, ed ha un pavimento in mosaico di dimensioni eccezionali.

Durata prevista:
4 ore

Chiesa di San Filippo

Eretta tra il 1608 e il 1613 come scioglimento dell’ex- voto fatto dai cittadini di Fossombrone per la nascita di Federico Ubaldo Della Rovere, ultimo erede dei Duchi di Urbino, fu in seguito affidata ai Padri Oratoriani di San Filippo Neri e solennemente consacrata nel 1726, dopo più di cento anni di lavori. Oltre all’esuberante decorazione di stucchi, arricchiscono il prezioso patrimonio di San Filippo notevoli lavori in marmo e gesso, tele e pale d’altare di autori quali Francesco Guerrieri, Claudio Ridolfi, Pierantonio Palmerini e Giuseppe Diamantini.

La passeggiata prosegue lungo Corso Garibaldi, ornato da una doppia fila di portici, dove si possono ammirare le facciate dei palazzi nobiliari, che le facoltose famiglie cittadine edificarono in quello che era il tracciato della via Flaminia, anticamente l’unica via di collegamento tra Roma e la Romagna. Dalla cinquecentesca Corte Bassa, residenza dei Duchi di Urbino, ad alcuni edifici con una pregevole facciata in bugnato, come Palazzo Seta Cattabeni, oggi sede della Fondazione Monte di Pietà, il Palazzo Comunale, con il bel prospetto in pietra arenari. A fianco si trova il Palazzo vescovile, fatto erigere dal vescovo Santucci su disegno di Francesco di Giorgio Martini.

Ponte della Concordia

Luogo simbolo della città, il Ponte della Concordia è uno dei più fotografati delle Marche. Chiamato dai forsempronesi semplicemente “il Ponte”, con il suo unico arco di eccezionale ampiezza si specchia nel fiume Metauro, formando un cerchio perfetto che gli è valso il titolo di “Occhio di Fossombrone”. Edificato nella seconda metà del ‘700, venne ricostruito negli anni ‘40 del secolo scorso dopo essere stato demolito dai soldati tedeschi durate la Seconda Guerra Mondiale, nel tentativo di rallentare l’avanzata Alleata.

A pochi passi dal Ponte della Concordia sorge la Casa Museo e Quadreria Cesarini, dimora del Notaio mecenate e collezionista d’arte, che alla sua morte avvenuta nel 1977, lasciò i due palazzi e la sua collezione di dipinti e sculture alla città di Fossombrone per farne un museo.

Casa Museo e Quadreria Cesarini

Preziose porcellane, ceramiche d’arte, cristalli e cornici dorate, all’interno di ambienti rivestiti di tappezzerie di seta e tappeti orientali, creano un’atmosfera d’altri tempi, colta e agiata, testimonianza di un gusto e di un’epoca. Uno dei nuclei più importanti della Quadreria è costituito dalle opere di Anselmo Bucci, fondatore del movimento “Novecento”. Al piano superiore, il resto della collezione comprende dipinti e sculture di Giorgio Morandi, Marino Marini, Francesco Messina, Achille Funi, Gino Severini, Angelo Biancini ed altri importanti autori dell’arte figurativa italiana del ‘900.

Da qui, il percorso sale attraverso una suggestiva scalinata, tra vicoli e piazzette da cui possiamo ammirare la città vista dall’alto, fino a giungere alla Corte Alta, il palazzo ducale voluto da Federico da Montefeltro e oggi sede della Pinacoteca Civica, e del Museo Archeologico.

Il Museo Archeologico

Una grande quantità di materiali, tutti di provenienza locale, documenta il succedersi delle culture umane nei nostri luoghi, dalla preistoria alla civiltà romana. Dai primi manufatti in selce del Paleolitico e Neolitico, fino alla raffinata civiltà Picena, presente nei nostri territori sin dal IX secolo A.C., per arrivare agli innumerevoli reperti della grande, ricca, Forum Semproni, città Romana di notevole importanza, posta sulla via Consolare Flaminia

La Pinacoteca Civica

Istituita nel 1901 da monsignor Augusto Vernarecci, il nucleo iniziale era costituito da opere donate dallo stesso fondatore, e si è successivamente arricchito con diverse donazioni, prima fra tutte quella della famiglia Rocchi Camerata Passionei, del 1906, a cui si sono aggiunte opere provenienti da altri lasciti e da chiese e conventi della città. Nelle sale sono esposti dipinti che documentano la pittura a Fossombrone e nel suo territorio tra il XVI e il XIX secolo. Tra tutti i pittori spiccano la presenza del forsempronese Francesco Guerrieri (1589-1657) e dell’urbinate Federico Barocci (1535-1612) insieme ad alcuni suoi seguaci, dell’urbaniese Domenico Peruzzini, del forsempronese Giuseppe Diamantini, lungamente attivo a Venezia, del fanese Sebastiano Ceccarini, del campano Sebastiano Conca, del cagliese di formazione romana Gaetano Lapis, oltre ai ritratti dell’anconetano Francesco Podesti (1800-1895).

La Città dalle tre Corti

La visita ai due musei, permette di vedere l’interno della La Corte Alta, l’unica delle tre Corti di Fossombrone in questo momento visitabile. Fossombrone era detta infatti la città delle tre Corti, in quanto le nobili famiglie Montefeltro e Della Rovere, fecero costruire nel corso del tempo ben tre palazzi, il primo più arroccato e dominante, gli altri due, la Corte Rossa e infine La Corte Bassa, più comodi e accessibili.

Una seconda scalinata ci riporta in Corso Garibaldi, dove poter rilassarsi in uno dei tanti locali presenti con un aperitivo o con un tipico gelato artigianale.